lunedì, giugno 11, 2007

Mauro Bressan: un eroe dimenticato

I giocatori passano, si dice. La squadra del cuore, invece, resta sempre. E con i giocatori passano gli anni, le partite, le vittorie, le sconfitte con annesse gioie e dolori. Pochi giocatori rimangono impressi nella memoria vita natural durante e vengono ricordati per sempre dagli ultras e dagli appassionati. Un vero e proprio esercito è quello che, di contro, è composto dai giocatori caduti clamorosamente nel dimenticatoio. La gente si ricorda di loro solo per pochissimi istanti per poi ritornare al campione di turno che con le sue gesta illumina le giornate degli sportivi. E' proprio in questo esercito, tuttavia, che si trovano i calciatori più simpatici, coloro che quando per sbaglio pronunci il loro nome, ti ricordi quando tifavi calorosamente per loro, sperando ed imprecando che giocassero sufficientemente decente per consentire alla tua Fiorentina un numero maggiore di vittorie. E' qui che si trovani gli idoli scherzosi, buoni giocatori che non erano e non sarebbero mai diventati fuoriclasse ma che quando gli rivedi accapare in qualche sconosciuta trasmissione di un'anonima rete privata in veste d'opinionista il tuo cuoricino ha un sussulto.


Negli ultimi due anni il numero 30 era saldamente sulle spalle di Luca Toni. Prima, alcuni anni prima, era di proprietà di Mauro Bressan. Arrivò a Firenze da Bari nel 1999 nell'anno della storica partecipazione dei viola alla Champions League. Sembra ormai passato un secolo da quella squadra e da quelle emozioni. La Fiorentina che non aveva una rosa lunghissima, comprendeva alcuni elementi che avrebbero toccato il calcio dei grandi per poche partite, prima di ricascare nel più grigio anonimato ed alcuni (Batistuta, Rui Costa e Toldo su tutti) che erano veri e propri pezzi da 90 ed invidiati da tutta Europa. La rosa (in rigoroso ordine per numero di presenze in campionato) era composta da: Toldo, Batistuta e Rui Costa, appunto, seguiti da Di Livio, Repka, Pierini, Adani, Rossitto, Heinrich, Chiesa, Cois, Amoroso, Firicano, Balbo, Tarozzi, Mijatovic, Torricelli, Okon, Padalino, Amor, Vakouftsis, Taddei e "Lulu" Oliveira (sono sicuro che ai tifosi viola che hanno appena letto la rosa al completo sarà scappato un sorriso su questo o su quel nome di giocatore). Tra questi c'era ovviamente anche il nostro Bressan (che nella lista si colloca tra Firicano e Balbo) che giocò un campionato più che dignitoso.


E' proprio alla Champions, comunque, che questo veneto sarcigno, centrocampista dalla grande corsa e dai piedi discreti, che sarà per sempre ed indissolubilmente legato da un gesto che pochi altri grandissimi campioni hanno mostrato sui terreni di gioco di tutto il mondo. E' l'ultima partita del primo turno ed a Firenze arriva il Barcellona che ha già steso i viola all'esordio della competizione con un sonoro 4 - 2. Ora la situazione è diversa: la Fiorentina è reduce dalla clamorosa impresa di Wembley dove un destro devastante di Batistuta da posizione impossibile aveva battuto Seaman e piegato l'Arsenal eliminandolo dalla competizione con una giornata d'anticipo. Ora entrambe hanno l'accesso garantito al secondo turno e possono giocare più sciolte. Trapattoni, quindi, applica il turn over e manda in campo una formazione molto "operaia" con Toldo in porta, Adani, Firicano e Pierini in difesa, Di Livio, Bressan, Rossitto, Heinrich e Rui Costa in mediana con Balbo e Chiesa davanti.


Quell'anno Bressan giocava ancora col 21, il suo numero portafortuna (l'anno dopo sarebbe passato al 30 con Nuno Gomes che avrebbe ereditato il 21 per motivi di marketing) ed in quella partita, contro gente come Figo e Rivaldo fece qualcosa che nessun tifoso viola dimenticherà mai: pallone che ballonzola sulla trequarti del Barça, Bressan aspetta che si posizioni all'altezza giusta e sfodera una rovesciata a dir poco strabiliante per coordinazione ed esecuzione. La traiettoria s'impenna per poi ricadere ad una velocità pazzesca e va a terminare la sua corsa nel sette alla destra del portiere Arnau (il Barcellona, dopo Zubizarreta, c'è da dirlo, deve ancora trovare un degno numero 1. Arnau è stato uno dei tentativi andati male ed anche oggi con Victor Valdes le cose non vanno meglio). Incredulo lui, increduli tutti. Mi ricordo benissimo la mia reazione al gol: sono saltato in piedi urlando semplicemente "Bressan!!!" per poi stare ad occhi spalancati per tutto il resto della partita (tra le altre cose fornì anche l'assist per il gol di Balbo). 1-0 per i viola, 3-3 il risultato finale. I dettagli non servono, è stata semplicemente la sua partita.


Mauro Bressan è stato l'eroe di una notte per una città. Se ne andò l'anno prima del campionato-disatro 2001/2002 con una Coppa Italia vinta (meglio che niente) e quando fece i bagagli nessun tifoso lo salutò degnamente, nessuno lo ringraziò per quel magnifico gesto che la Uefa ha deciso di inserire tra i 20 più bei gol mai realizzati in una partita di Coppa dei Campioni, nessuno, tantomeno Cecchi Gori che lo sbolognò via al Venezia per pochi soldi.


Oggi, il buon Mauro è ancora un giocatore di calcio. A 36 anni gioca nel Lugano, nella serie B Svizzera.


Perciò con questo post, rendo omaggio ad uno dei tanti eroi dimenticati del nostro calcio sicuro che, semmai dovesse passare per Firenze e venisse riconosciuto, un caffè ad un bar sarà il minimo che un qualunque tifoso possa offrirgli per ringraziarlo di uno dei gol più belli della storia della Fiorentina.

lunedì, aprile 23, 2007

Preparatevi alla gloria!






Si, lo so... Lord ci ha già pensato tempo fa, ma che ci posso fare se solo stasera ho visto "300" e mi sono gasato come un rospo?



Bellissimo, senza altre parole. Un'atmosfera sconvolgente, un crescendo di azione a ritmo di rock (reputo meraviglioso il contraltare dell'antichità della storia con la modernità della musica), sangue e teste rotanti che vanno a terra più un attore dal carisma e dalla forza espressiva dirompente come Gerald Butler? A metà strada tra il fumetto e l'iperrealismo che riprende alcuni dei temi che tutt'ora oggi sono sempre più chiamati in causa come il coraggio, la dignità, la forza d'animo ed il sacrificio per un ideale superiore (in quest'ultimo caso spesso il significato è travisato e lascia spazio ad aberrazioni travestite da buone intenzioni). Un sacco di attori visti in altri film in costume come il buon Faramir del "Signore degli Anelli" (David Wenham) ed il capitano dei Mirmidoni in "Troy" (Vincent Regan) che recita la parte...del capitano dell'esercito di Sparta. Come dire: "sono un attore eclettico e mi piace cambiare tipo di personaggio".



Sconvolgente...fantastico...quasi evocativo.



Ed ora vado a letto così domani..."farò un'abbondante colazione perchè domani sera cenerò nell'Ade!!!"

lunedì, marzo 26, 2007

Qual'è la verità?


Oggi, signori e signore, vi propongo un post clamorosamente serio. Ragazzi, ogni tanto ci vuole, mica solo di musica, orpelli estetici e fandonie devono passare per questo sito. Stavolta, si parla di un omicidio. Probabilmente il più famoso omicidio della storia. Un avvenimento che ha suscitato numerosissime domande sulla dinamica e sulle premeditazioni dietro a colui (o coloro) che premettero il grilletto la mattina del 22 novembre 1963 a Dallas, nel profondo Texas.







Lo so che il terreno nel quale sto cercando d'incamminarmi e duro ed accidentato, pericoloso e con una marea di diramazioni da seguire alla ricerca della verità, però ho sentito il bisogno di condividere con voi ciò nel quale mi sono imbattuto e che mi ha messo molti dubbi addosso riguardante la morte di John Fitzgerald Kennedy.





Chi ha visto il film di Oliver Stone JFK - Un caso ancora aperto è orientato a pensare che l'assassinio del presidente sia stato organizzato dai servizi segreti governativi che, in concussione con alcuni anticastristi e l'appoggio della malavita e che Lee Harvey Oswald, colui che è universalmente riconosciuto come l'esecutore materiale del delitto (e ricordiamo, l'unico esecutore), fosse una spia al soldo della CIA. Non solo: nel film di Stone si sostiene che una triangolazione di tiro, formata almeno da tre tiratori avrebbe fatto fuoco sul presidente provocandogli, oltre alla ferita mortale alla testa altre sette su tutto il corpo. Incompatibili, secondo Stone, con i soli tre bossoli ritrovati sul posto.





Ebbene, sono sempre stato seguace di questa teoria ma recentemente sono andato a visitare il sito italiano di JFK, www.johnkennedy.it perchè ero incuriosito di sapere qualcosa di più su questo complotto. Eppure, il sito, smonta la teoria del complotto punto per punto, in un modo talmente articolato e convincente che ha fatto nascere in me diversi dubbi sulla versione ufficiosa dei fatti. Ovviamente non vi elencherò qui tutte le prove raccolte nelle pagine del sito e vi rimando, per chi fosse interessato, ad usare il link di sopra, però qualche informazione ve la voglio snocciolare lo stesso.





Dal film di Stone si dice che il colpo finale (il terzo secondo i non complottisti, il sesto secondo Stone) sia stato sparato dalla collinetta davanti al corteo presidenziale con Kennedy che era già stato ferito dalla schiena dalla cosiddetta "pallottola magica" e che aveva colpito anche il governatore del Texas Connelly e ciò è dimostrato dal movimento della testa dopo il colpo: si mouve indietro e a sinistra. In realtà, il sito sfrutta la scientifica forense che nega questa versione. Lo scoppio della testa del presidente è data dal proiettile sparato dal magazzino di libri al sesto piano da Oswald e che è entrato dalla nuca per provocare così l'esplosione della calotta cranica di Kennedy.





Inoltre si annullano tutte le convinzioni che avevano portato milioni di persone in tutto il mondo a gridare al tradimento: a quanto pare, non è vero che il percorso non fu cambiato all'ultimo momento dagli agenti della CIA, i testimoni sul posto cambiarono versione più volte in diversi anni e, questa è la parte più significativa, Lee Harvey Oswald agì da solo senza nessun mandante: era un comunista, seguace di Castro, con precedenti criminali e che ha colto al volo la sua occasione per fare un favore al suo grande padre Fidel. Insomma, nessun altro tradimento. Volendo riassumere i punti principali, infine:





1 - Kennedy non fu ferito nè da destra nè da davanti





2 - Il percorso non fu dolosamente modificato





3 - Non ci furono pallottole magiche nè inquinamenti della scena del crimine





4 - Oswald poteva uccidere con quel fucile





5 - Non furono trovati proiettili o frammenti di tali oltre a quelli sparati da Oswald





6 - Non è vero che i dottori di Dallas sostenevano l'ipotesi dello sparo frontale





7 - Nessun giornale preconizzò l'assassinio





8 - Le immagni dei killer della collinetta sono imbarazzanti fotomontaggi





9 - Il fumo dietro la collinetta non c'è mai stato





10 - Jean Hill, la principale testimone, cambiò versione più volte negli anni





11 - Oltre al filmato di Abraham Zapruder, c'è quello di Orville Nix che dimostrerebbe la presenza dell'assassino sulla collina. Ma è un gioco di luce.










A chi credere dunque? Agli esperti scienziati che per decenni hanno sezionato prove e filmati e alla commissione Warren che redasse i famosi 26 volumi d'indagine sul caso o ai teorici del complotto convinti dalle innumerose incongruenze della situazione e delle indagini stesse?





In questo momento ho in mente una sola immagine: Kevin Costner/Jim Garrison che arringa le sue prove al processo contro Clay Shaw che si pensava fosse parte del complotto insieme a Brian Ferrie (a proposito, la sua posizione, nel sito è nettamente ridimensionata. Per esempio, si sostiene che non è mai esistito il campo d'addestramento per gli esuli cubani). Come fare a non credere ad un omino del genere? Certo che anche lui poi, non sarà molto convinto delle sue teorie. Almeno nei suoi personaggi cinematografici si nota la sua contraddizione: da procuratore di New Orleans convinto dell'esistenza di complotto a cinico catcher di una squadra di baseball in "Bull Durham" che si lascia scappare la sua convinzione sul folle solitario che fa fuori Kennedy. Stranezze del cinema...

venerdì, marzo 02, 2007

Una porta nel cielo

Un campo di calcio, vuoto, senza spettatori. Riflettori accesi, un solo uomo che palleggia nel cerchio di centrocampo. Ed un pallone che non tocca mai terra per ore. Poi, improvvisamente, lo stadio si riempie, si fa giorno, la temperatura sale fino a sfiorare i 40 gradi all'ombra. Il giocatore, che prima era un solitario puntino anonimo, adesso indossa la maglia numero 10 della nazionale italiana ed il pallone ha smsso di roteare in aria. Si è appoggiato sul dischetto del rigore e la porta è occupata da un portiere della nazionalità sudamericana ma con un chiarissimo accento emiliano acquisito dalla sua permanenza in squadre di quella regione. Non è dato sapere cosa possa significare quel tiro ma si intuisce che è una cosa importante dal silenzio carico di attese del pubblico, dal nervosismo dei compagni di squadra e dalla presenza a bordo campo di alcuni signori in giacca e cravatta che sono intenti a tirare fuori da una valigia blindata un oggetto, piuttosto pesante che risplende al sole della California.





L'arbitro fischia ed il giocatore inizia la rincorsa. Ne ha tirati tanti in carriera. Nella maggior parte dei casi, la palla dopo aver subito la spinta decisiva partita dal suo piede destro ha terminato la sua oracolare corsa in fondo al sacco. Così era accaduto quattro anni prima in una semifinale mondiale in Italia che, nonostante ciò, non era servita ad evitare una bruciante sconfitta. Così era accaduto un altro milione di volte (almeno) e le vittorie non erano tuttavia mancate. Chissà cosa deve aver pensato quel rigorista al momento dell'impatto con la sfera in quella torrida giornata estiva americana. Chissà cosa sarebbe successo se il portiere non avesse mai potuto intervenire a parare il tiro e si fosse inchinato alla bravura del tiratore in questo genere di fondamentale calcistico. Una nazione, un popolo intero, si aspettava che ciò accadesse. E invece, per quella volta, quella volta particolare ed irripetibile per l'esclusività della partita in questione, il pallone non è stato guidato dal volere nazionale, si è inspiegabilmente impennato, ha cominciato girare vorticosamente su se stesso e si è perso oltre la traversa della porta avversaria, più in là dei cartelloni pubblicitari ed è stato recuperato da un anonimo raccattapalle, incredulo ed estasiato per ciò di cui era appena stato testimone. Dopo un attimo d'esitazione, dovuta alla sorpresa, il portiere ha cominciato ad esultare ed è andato incontro ad i suoi compagni di squadra festanti e tutti accomunati da una divisa giallo oro. Ed il numero 10 è rimasto lì, sul dischetto, per un tempo indefinito ed indefinibile ad osservare la scia dell'orbe appena calciato, ad immaginarsi un altro finale, a capire per quale motivo il pallone, da sempre suo amico, fratello e grande compagno di gioie, gli aveva donato questa incredibile delusione. Si sentì tradito, il giocatore, come un innamorato si sente tradito dal suo partner adultero. E lì, sul quel dischetto, ha lasciato un pezzo del suo cuore, oltre che la Coppa del Mondo.




Improvvisamente però, lo stadio si trasforma nuovamente e lo riporta indietro nel tempo. Non siamo più in California ma in una città del sud Italia che da qualche anno sta sperimentando le soddisfazioni mai provate prima dell'alta classifica, grazie anche ad un folletto mancino sbucato fuori dalla spazzatura delle periferie argentine. E' più giovane adesso e la maglia che indossa ha un colore diverso: è bianca con le venature viola ed un giglio rosso stampato in alto a sinistra. Una sola costante: il numero 10 ben tatuato sulla schiena. Ad un certo punto, come colto da un'irrefrenabile voglia di correre e di stupire, scende dalle zone più remote del suo reparto offensivo e viene a prendere palla davanti alla propria area di rigore. Un attimo per orientarsi e via di nuovo verso la porta avversaria. La palla s'incolla al suo piede magico e per trenta metri non trova alcuna resistenza. Passato il centrocampo comincia l'affollamento avversario rappresentato da un grappolo di maglie celesti che gli si parano davanti. Queste sono macchinose, pesanti, lente e poco inclini a giocare pulito. Lui, invece danza sul campo leggero come una zanzara tra un nugolo di ragni. Ne salta uno, poi un altro, poi un altro ancora (che rischia tra le altre cose di spezzargli un'ala) e si presenta davanti all'estremo difensore opposto. Nei suoi occhi scorge un certo timore dopo che egli ha visto cosa era riuscito a fare pochi secondi prima con i suoi compagni di squadra. Forse è per questo che quando si ritrova saltato lui stesso e consente a quel magico furetto impazzito di arrivare davanti alla linea di porta ed accompagnare la palla all'appuntamento col gol non si gira nemmeno, sicuro del suo destino ormai irrimediabilmente segnato.




Roberto Baggio domenica scorsa ha compiuto 40 anni. Ricordarlo in questo blog è sicuramente riuduttivo in quanto la sua grandezza supera i confini del tempo e dello spazio. Amato dappertutto, le sue gesta resteranno impresse nella memoria di tutti coloro che amano davvero questo sport e che con lui hanno gioito e si sono disperati per quando segnava con la maglia di altre squadre. Un uomo tanto geniale quanto sfortunatissimo, sia per il maledetto rigore mondiale del 94 sia per i numerosissimi infortunii alle sue cristalline ginocchia con le quali oggi può tranquillamente giocare a cruciverba con le cicatrici che si ritrova. Ma è anche l'uomo dalle invenzioni impossibili: indimenticabile il gol alla Cecoslovacchia ad Italia 90 come indimenticabile è quello alla Juventus siglato il penultimo anno di attività: lancio da centrocampo e stop in corsa che allo stesso tempo manda Van Der Sar fuori coordinazione. Naturale conseguenza, gol meraviglioso. Il Pallone d'Oro 1993 è stato solo il giusto ringraziamento ad un campione indimenticabile.




Oggi, vive vicino Caldogno, suo paese natale e si dedica al buddhismo e alla sua famiglia. Aspettando il giorno in cui rivedremo pubblicamente il suo codino svolazzare in giro.




Nel frattempo lo voglio ricordare con due maglie: quella della Fiorentina e quella della nazionale. Perchè, come tifoso, con lui ho provato per la prima volta cosa significhi l'essenza del gioco fatta di estro, fantasia ed intuzione e pazienza se i miei piedi assomigliano di più a delle cassette per la frutta che a quelle di un giocatore professionista e anche perchè, quando indossava la maglia azzurra (anche dopo, quando giocava nelle altre squadre) mi ha fatto sentire orgoglioso di essere italiano più di quanto abbiano fatto gli attuali campioni del mondo (per carità, una gioia immensa, ma Baggio è Baggio).








Perciò, mi alzo in piedi e lo applaudo anch'io, unendomi al pubblico di San Siro nel quale ha giocato la sua ultima partita contro il Milan, che gli ha tributato un'ovazione che non si era mai vista. Ed eccolo lì, in mezzo al campo che alza la mano con la fascia da capitano bene in vista, l'altra mano sul cuore e che ringrazia noi che lo ringraziamo di essere coì immenso ed insostituibile.








GRAZIE ROBY!!!!

domenica, febbraio 18, 2007

Ghiaccio bollente... Mika caccole!






Qualcuno se l'era un pò scordata, come è inevitabile che sia quando poi passano gli anni. Eppure è bastata una canzone un pò orecchiabile per ricordarsi di lei, della sua bellezza, di quanto la sua eleganza fosse spiccata e marcata, tanto che un principe europeo, di uno staterello tanto piccolo quanto imponente dal punto di vista della mondanità e dell'economia, l'ha scelta come sua sposa e strappata al clamore hollywoodiano che la circondava, in quanto attrice, per regalarle un altro tipo di clamore, quello dorato della corte monegasca. Un incanto che si è spezzato nel settembre del 1982 con uno schianto stradale mai del tutto spiegato. Grace Kelly è tornata. Il tutto grazie ad un cantante d'origini libanesi, Mika, che, per attitudine ed estensione vocale ricorda un Freddie Mercury forse un pò più levigato ma che propone un tributo alla celebre principessa-attrice.



Se si può parlare di musa, probabilmente lei lo era per Hitchcock che la volle per ben tre film tra il 1954 ed il 1955 (Delitto Perfetto, Caccia al Ladro e, soprattutto, La Finestra sul Cortile) e fu proprio il maestro del brivido a coniare per lei quel soprannome così azzeccato da diventare un vero marchio di fabbrica per lei: Ghiaccio Bollente; a sottolineare l'impenetrabile freddezza e l'aristocratica posa esteriore che contrastava con la bravura e la passionalità che metteva sul set. Il maggiore successo, tuttavia, lo ottenne lontano da Hitchcock ma sempre nel 1955 con il suo unico Oscar per La Ragazza di Campagna come migliore attrice. Poi arrivò Ranieri ed il resto lo conoscete....



Così, ora con la sua canzone irriverente ed orecchiabile (ma nulla di più, intendiamoci) questa nuova leva della musica ci fa riscoprire una bellezza perduta. Dopo aver ascoltato la canzone mi è venuto quasi naturale (insieme all'Ila) andare su internet a cercare le sue foto o recuperare il testo della canzone. Una canzone in fondo che cela un velo di tristezza perchè si dice in essa che la stessa Grace non ha ritratti che la riportino con espressioni davvero felici sul suo volto. Lei, figlia di un millionario di Filadelfia e sempre vissuta tra le comodità e gli agi di una vita lussuosa, ha sempre provato a cercare quella semplice e misteriosa cosa che tutti i facoltosi cercano, sfiorandola, magari, parecchie volte, ma senza mai toccarla a pieno. Si è parlato d'Ictus mentre era alla guida della sua macchina prima dello schianto, si dice che alla guida c'era la figlia Stefania che non riportò danni rilevanti, si dice che la Kelly fosse ubriaca alla guida e che stesse attraversando un periodo di crisi dovuto ad una sospetta nostalgia delle scene. Cose che purtroppo non sapremo mai.



Come Marilyn, Brando e Dean, avrà un suo posticino nella immaginaria Hall of Fame degli attori. Forse non una performer memorabile (nonostante l'Oscar che, per esempio, la Monroe non ha mai preso) ma dotata di un fascino così unico ed irripetibile che ancora non si è rivisto. Eredi? Mah, forse la Kidman, ma molto meno elegante dal punto di vista recitativo, più vicina nel portamento.



Comunque, se ho attirato un pò di curiosità da parte vostra sulla canzone e sul personaggio in generale, proverò a rendere giustizia alla donna con un paio di foto.



Poi ditemi se non ho ragione.



lunedì, febbraio 12, 2007

Wild Thing!



Questa volta tento l'impresa: battere sul tempo Ale ed il suo fantastico blog dedicato al cinema ed illustrarvi un film che ho riapprezzato in questi giorni su suo diretto consiglio. Sapete uno di quei filmetti, forse non troppo grandiosi a livello prettamente tecnico ma assolutamente memorabili dal punto di vista sentimentale? Ecco, è uno di questi.


"Major League" che in Italia acquista la frase di "La squadra più scassata della Lega" narra le tragicomiche avventure di una squadra professionistica di Baseball, i Cleveland Indians, assemblata coi peggiori elementi che si possano immaginare che includono, tra questi, un ex carcerato dal braccio bionico ma cieco come una talpa, Rick Vaughn (interpretato da un ispiratissimo Charlie Sheen) che verrà soprannominato "Wild Thing" dai tifosi che lo chiamano a gran voce quando le cose si mettono male; una stella ormai avviata al declino come Jack Taylor (Tom Berenger) che vive una sorta di lotta personale nel tentativo di riconquistare la sua ex moglie (una bellissima Renèe Russo); un esule cubano che pratica riti vooodoo, un velocissimo battitore (Wesley Snipes. Qui è impossibile vederlo nei panni di Blade. Piuttosto, un Eddie Murphy meno mascellone). Tutti guidati da un allenatore lungimirante ed inventivo ma poco incline alla professionalità. Perchè questo manipolo di gentaglia? Perchè la presidentessa, bella e perfida all'ennesima potenza, vuole arrivare ultima in classifica e traslocare con una nuova squadra a Miami, al sole della Florida.


Un film davvero divertentissimo. Era una vita che non lo vedevo. Mi ricordo ancora la vecchia voce di Italia 1 che lo annunciava IN PRIMA SERATA (eh si, si parla di metà anni 90 per un film del 1989. Roba da Ritrovo 5) e, lo posso dire con sincerità, quando passava non me lo perdevo mai.


E' un film sull'amicizia, sui diversi modi d'intendere la vita e lo sport come metafora della stessa. Tom Berenger lotta per vincere sul campo ma lotta inevitabilmente anche fuori per l'amore della Russo (secondo me, ancora più attraente che in "Tin Cup"), tutti i suoi compagni lottano per qualcosa: dal riscatto sociale al mantenimento dello stesso (il personaggio di Dorn è qualcosa di rancido), per un'assurda ed ambigua religione o per distruggere il pensiero di altri. Ogni personaggio dello spogliatoio ha il suo antagonista a specchio ed è questo che secondo me fa nascere il fattore divertimento per tutta la pellicola. Fantastica la scena della pubblicità per l'American Express dove il personaggio di Snipes (dal nome impronunciabile: Willy Mayse Hayse) chiude lo spot con una spaccata sul piatto in smoking. Inutile dire che non vi rivelo come si risolve tutta la situazione, però, se siete un attimo perspicaci (e so che lo siete) potete ben immaginare chi avrà ragione alla fine.


Vorrei spendere, infine, due parole su Charlie Sheen, attore che apprezzo davvero tantissimo e che spesso viene sottovalutato. D'accordo, è il re dei film demenziali come "Hot Shots" e "Scary Movie", ma è altrettanto vero che ha piazzato due interpretazioni di primissimo ordine (sottolineo, primissimo) nelle quali Oliver Stone lo ha voluto fortemente come in "Platoon" ed in "Wall Street". Un mito per gli anni 80 che ha tutto il mio rispetto e la mia stima. Ed in "Major League", ha dei capelli favolosi!


Insomma: per chi lo ha già visto, l'occasione di rispolverare un classico. Per chi avesse commesso il peccato di non averci mai posato gli occhi, un indirizzo consigliato da un amico.


Scusa Ale, non ti rubo più i post di cinema...

venerdì, febbraio 09, 2007

Tanti auguri al blog del Nich. La Tana è sempre più profonda

La Tana del Nich compie un anno. Era un pomeriggio di febbraio 2006 quando, spinto ed ispirato dalla nascente moda dei blog ed illuminato da Fisio-Che?, blog del futuro fisioterapista e bassista in erba, Francesco "Frank War" Battaglia, decisi di dare vita ad un mio personale spazio, confidando nelle visite dei miei amici e sulle "buone cose dal mondo", come direbbe una vecchia pubblicità della Kraft.
Tante cose abbiamo raccontato qui sopra: dalla splendida ed indimenticabile notte che ci ha visto laurearci Campioni del Mondo ai problemi e le scoperte della rete internet (il sito "masturbate for peace" è stato una gemma), dalla musica alla politica (poca a dire il vero) passando per momenti di stasi corrispondenti alle vacanze estive.
Voglio ringraziare tutti coloro che passano abitualmente per queste poche pagine, chi lascia il commento e chi non lo lascia perchè, anche se il suo passaggio resta invisibile, è già tanto per me che ci sia qualcuno che spontaneamente decide di collegarsi qui. Magari non trovando mai quello che cerca ma, in fin dei conti, cosa c'è di male? La Tana del Nich esiste per coloro che hanno tempo da perdere, che non cercano nella rete la soluzione ai loro problemi esistenziali e che, al tempo stesso, nutrono una curiosità che li rende speciali ai miei occhi. Perciò, GRAZIE DI CUORE A TUTTI...

Come regalo di compleanno, beccatevi il re-style... sperando sia di vostro gradimento....

mercoledì, gennaio 24, 2007

And the nominees are...


A tutti i cineasti all'ascolto, questa è una notizia freschissima. Oggi sono state annunciate le nominations agli Oscar 2007. La cerimonia si terrà al Kodak Theater di Los Angeles il 25 febbraio e non presenta grossi nomi per quanto riguarda il cinema italiano (solo la candidatura di Will Smith per il film di Muccino a migliore attore protagonista).

Personalmente ho per chi tifare: DATE A SCORSESE LA STATUETTA CHE SI MERITA!!! E' una dell epiù grosse lacune della storia di Hollywood, spero che l'Accademy ci pensi seriamente. Potrebbe essere la volta buona anche per Leonardo di Caprio candidato, anche lui, a miglior attore protagonista per "Blood Diamond", non ancora uscito in Italia, ma dopo l'assegnazione del Golden Globe a Forest Whitaker per "L'ultimo Re di Scozia" le sue possibilità sono in calo. Candidatura che fa sorridere quella di Eddie Murphy a miglior attore non protagonista per "Dreamgirls" col quale ha conquistato il suo primo Golden Globe della carriera.

Comunque, di seguito l'elenco completo delle nominations, ricordandoci dell'Oscar alla carriera che verrà assegnato all'immenso Ennio Morricone. Dunque, anche quando non c'è fisicamente, l'Italia continua a farsi sentire.



Performance by an actor in a leading role

Leonardo DiCaprio in “Blood Diamond” (Warner Bros.)

Ryan Gosling in “Half Nelson” (THINKFilm)

Peter O’Toole in “Venus” (Miramax, Filmfour and UK Council)

Will Smith in “The Pursuit of Happyness” (Sony Pictures Releasing)

Forest Whitaker in “The Last King of Scotland” (Fox Searchlight)



Performance by an actor in a supporting role

Alan Arkin in “Little Miss Sunshine” (Fox Searchlight)

Jackie Earle Haley in “Little Children” (New Line)

Djimon Hounsou in “Blood Diamond” (Warner Bros.)

Eddie Murphy in “Dreamgirls” (DreamWorks and Paramount)

Mark Wahlberg in “The Departed” (Warner Bros.)



Performance by an actress in a leading role

Penélope Cruz in “Volver” (Sony Pictures Classics)

Judi Dench in “Notes on a Scandal” (Fox Searchlight)

Helen Mirren in “The Queen” (Miramax, Pathé and Granada)

Meryl Streep in “The Devil Wears Prada” (20th Century Fox)

Kate Winslet in “Little Children” (New Line)



Performance by an actress in a supporting role

Adriana Barraza in “Babel” (Paramount and Paramount Vantage)

Cate Blanchett in “Notes on a Scandal” (Fox Searchlight)

Abigail Breslin in “Little Miss Sunshine” (Fox Searchlight)

Jennifer Hudson in “Dreamgirls” (DreamWorks and Paramount)

Rinko Kikuchi in “Babel” (Paramount and Paramount Vantage)



Best animated feature film of the year

“Cars” (Buena Vista) John Lasseter

“Happy Feet” (Warner Bros.) George Miller

“Monster House” (Sony Pictures Releasing) Gil Kenan



Achievement in art direction

“Dreamgirls” (DreamWorks and Paramount) Art Direction: John Myhre Set Decoration: Nancy Haigh

“The Good Shepherd” (Universal) Art Direction: Jeannine OppewallSet Decoration: Gretchen Rau and Leslie E. Rollins

“Pan’s Labyrinth” (Picturehouse) Art Direction: Eugenio CaballeroSet Decoration: Pilar Revuelta

“Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest” (Buena Vista)Art Direction: Rick HeinrichsSet Decoration: Cheryl A. Carasik

“The Prestige” (Buena Vista)Art Direction: Nathan CrowleySet Decoration: Julie Ochipinti



Achievement in cinematography

“The Black Dahlia” (Universal) Vilmos Zsigmond

“Children of Men” (Universal) Emmanuel Lubezki

“The Illusionist” (Yari Film Group) Dick Pope

“Pan’s Labyrinth” (Picturehouse) Guillermo Navarro

“The Prestige” (Buena Vista) Wally Pfister



Achievement in costume design

“Curse of the Golden Flower” (Sony Pictures Classics) Yee Chung Man

“The Devil Wears Prada” (20th Century Fox) Patricia Field

“Dreamgirls” (DreamWorks and Paramount) Sharen Davis

“Marie Antoinette” (Sony Pictures Releasing) Milena Canonero

“The Queen” (Miramax, Pathé and Granada) Consolata Boyle



Achievement in directing

“Babel” (Paramount and Paramount Vantage) Alejandro González Iñárritu

“The Departed” (Warner Bros.) Martin Scorsese

“Letters from Iwo Jima” (Warner Bros.) Clint Eastwood

“The Queen” (Miramax, Pathé and Granada) Stephen Frears

“United 93” (Universal and StudioCanal) Paul Greengrass



Best documentary feature

“Deliver Us from Evil” (Lionsgate)A Disarming Films Production Amy Berg and Frank Donner

“An Inconvenient Truth” (Paramount Classics and Participant Productions)A Lawrence Bender/Laurie David ProductionDavis Guggenheim

“Iraq in Fragments” (Typecast Releasing)A Typecast Pictures/Daylight Factory Production James Longley and John Sinno

“Jesus Camp” (Magnolia Pictures)A Loki Films ProductionHeidi Ewing and Rachel Grady

“My Country, My Country” (Zeitgeist Films)A Praxis Films Production Laura Poitras and Jocelyn Glatzer



Best documentary short subject

“The Blood of Yingzhou District”A Thomas Lennon Films ProductionRuby Yang and Thomas Lennon

“Recycled Life”An Iwerks/Glad Production Leslie Iwerks and Mike Glad

“Rehearsing a Dream”A Simon & Goodman Picture Company ProductionKaren Goodman and Kirk Simon

“Two Hands” A Crazy Boat Pictures Production Nathaniel Kahn and Susan Rose Behr



Achievement in film editing

“Babel” (Paramount and Paramount Vantage) Stephen Mirrione and Douglas Crise

“Blood Diamond” (Warner Bros.) Steven Rosenblum

“Children of Men” (Universal) Alex Rodríguez and Alfonso Cuarón

“The Departed” (Warner Bros.)Thelma Schoonmaker

“United 93” (Universal and StudioCanal) Clare Douglas, Christopher Rouse and Richard Pearson



Best foreign language film of the year

“After the Wedding” A Zentropa Entertainments 16 ProductionDenmark

“Days of Glory (Indigènes)” A Tessalit ProductionAlgeria

“The Lives of Others” A Wiedemann & Berg ProductionGermany

“Pan’s Labyrinth” A Tequila Gang/Esperanto Filmoj/Estudios Picasso Production Mexico

“Water” A Hamilton-Mehta Production Canada



Achievement in makeup

“Apocalypto” (Buena Vista) Aldo Signoretti and Vittorio Sodano

“Click” (Sony Pictures Releasing) Kazuhiro Tsuji and Bill Corso

“Pan’s Labyrinth” (Picturehouse) David Marti and Montse Ribe



Achievement in music written for motion pictures (Original score)

“Babel” (Paramount and Paramount Vantage) Gustavo Santaolalla

“The Good German” (Warner Bros.) Thomas Newman

“Notes on a Scandal” (Fox Searchlight) Philip Glass

“Pan’s Labyrinth” (Picturehouse) Javier Navarrete

“The Queen” (Miramax, Pathé and Granada) Alexandre Desplat



Achievement in music written for motion pictures (Original song)

“I Need to Wake Up” from “An Inconvenient Truth”(Paramount Classics and Participant Productions) Music and Lyric by Melissa Etheridge

“Listen” from “Dreamgirls”(DreamWorks and Paramount) Music by Henry Krieger and Scott CutlerLyric by Anne Preven

“Love You I Do” from “Dreamgirls”(DreamWorks and Paramount) Music by Henry KriegerLyric by Siedah Garrett

“Our Town” from “Cars”(Buena Vista)Music and Lyric by Randy Newman

“Patience” from “Dreamgirls”(DreamWorks and Paramount)Music by Henry KriegerLyric by Willie Reale



Best motion picture of the year

“Babel” (Paramount and Paramount Vantage) An Anonymous Content/Zeta Film/Central Films ProductionAlejandro González Iñárritu, Jon Kilik and Steve Golin, Producers

“The Departed” (Warner Bros.)A Warner Bros. Pictures Production Nominees to be determined

“Letters from Iwo Jima” (Warner Bros.)A DreamWorks Pictures/Warner Bros. Pictures ProductionClint Eastwood, Steven Spielberg and Robert Lorenz, Producers

“Little Miss Sunshine” (Fox Searchlight)A Big Beach/Bona Fide ProductionNominees to be determined

“The Queen” (Miramax, Pathé and Granada)A Granada ProductionAndy Harries, Christine Langan and Tracey Seaward, Producers



Best animated short film

“The Danish Poet” (National Film Board of Canada)A Mikrofilm and National Film Board of Canada ProductionTorill Kove

“Lifted” (Buena Vista)A Pixar Animation Studios Production Gary Rydstrom

“The Little Matchgirl” (Buena Vista)A Walt Disney Pictures ProductionRoger Allers and Don Hahn

“Maestro” (Szimplafilm)A Kedd ProductionGeza M. Toth

“No Time for Nuts” (20th Century Fox)A Blue Sky Studios ProductionChris Renaud and Michael Thurmeier



Best live action short film

“Binta and the Great Idea (Binta Y La Gran Idea)”A Peliculas Pendelton and Tus Ojos ProductionJavier Fesser and Luis Manso

“Éramos Pocos (One Too Many)” (Kimuak)An Altube Filmeak ProductionBorja Cobeaga

“Helmer & Son”A Nordisk Film Production Soren Pilmark and Kim Magnusson

“The Saviour” (Australian Film Television and Radio School)An Australian Film Television and Radio School ProductionPeter Templeman and Stuart Parkyn

“West Bank Story” An Ari Sandel, Pascal Vaguelsy, Amy Kim, Ravi Malhotra and Ashley Jordan ProductionAri Sandel



Achievement in sound editing

“Apocalypto” (Buena Vista) Sean McCormack and Kami Asgar

“Blood Diamond” (Warner Bros.) Lon Bender

“Flags of Our Fathers” (DreamWorks and Warner Bros., Distributed by Paramount)Alan Robert Murray and Bub Asman

“Letters from Iwo Jima” (Warner Bros.)Alan Robert Murray

“Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest” (Buena Vista)Christopher Boyes and George Watters II



Achievement in sound mixing

“Apocalypto” (Buena Vista)Kevin O’Connell, Greg P. Russell and Fernando Camara

“Blood Diamond” (Warner Bros.)Andy Nelson, Anna Behlmer and Ivan Sharrock

“Dreamgirls” (DreamWorks and Paramount)Michael Minkler, Bob Beemer and Willie Burton

“Flags of Our Fathers” (DreamWorks and Warner Bros., Distributed by Paramount) John Reitz, Dave Campbell, Gregg Rudloff and Walt Martin

“Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest” (Buena Vista) Paul Massey, Christopher Boyes and Lee Orloff



Achievement in visual effects

“Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest” (Buena Vista)John Knoll, Hal Hickel, Charles Gibson and Allen Hall

“Poseidon” (Warner Bros.)Boyd Shermis, Kim Libreri, Chaz Jarrett and John Frazier

“Superman Returns” (Warner Bros.)Mark Stetson, Neil Corbould, Richard R. Hoover and Jon Thum



Adapted screenplay

“Borat Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan” (20th Century Fox) Screenplay by Sacha Baron Cohen & Anthony Hines & Peter Baynham & Dan MazerStory by Sacha Baron Cohen & Peter Baynham & Anthony Hines & Todd Phillips

“Children of Men” (Universal)Screenplay by Alfonso Cuarón & Timothy J. Sexton and David Arata and Mark Fergus & Hawk Ostby

“The Departed” (Warner Bros.) Screenplay by William Monahan

“Little Children” (New Line) Screenplay by Todd Field & Tom Perrotta

“Notes on a Scandal” (Fox Searchlight) Screenplay by Patrick Marber



Original screenplay

“Babel” (Paramount and Paramount Vantage)Written by Guillermo Arriaga

“Letters from Iwo Jima” (Warner Bros.)Screenplay by Iris YamashitaStory by Iris Yamashita & Paul Haggis

“Little Miss Sunshine” (Fox Searchlight)Written by Michael Arndt

“Pan’s Labyrinth” (Picturehouse)Written by Guillermo del Toro

“The Queen” (Miramax, Pathé and Granada)Written by Peter Morgan

lunedì, gennaio 15, 2007

AIUTO!!! IO E L'ILA RISUCCHIATI IN SOUTH PARK!!!!


L'Ila ha alcuni conti da sistemare (nell'aldilà)!

Mentre a lui lo hanno preso nel sonno!!!