domenica, febbraio 18, 2007

Ghiaccio bollente... Mika caccole!






Qualcuno se l'era un pò scordata, come è inevitabile che sia quando poi passano gli anni. Eppure è bastata una canzone un pò orecchiabile per ricordarsi di lei, della sua bellezza, di quanto la sua eleganza fosse spiccata e marcata, tanto che un principe europeo, di uno staterello tanto piccolo quanto imponente dal punto di vista della mondanità e dell'economia, l'ha scelta come sua sposa e strappata al clamore hollywoodiano che la circondava, in quanto attrice, per regalarle un altro tipo di clamore, quello dorato della corte monegasca. Un incanto che si è spezzato nel settembre del 1982 con uno schianto stradale mai del tutto spiegato. Grace Kelly è tornata. Il tutto grazie ad un cantante d'origini libanesi, Mika, che, per attitudine ed estensione vocale ricorda un Freddie Mercury forse un pò più levigato ma che propone un tributo alla celebre principessa-attrice.



Se si può parlare di musa, probabilmente lei lo era per Hitchcock che la volle per ben tre film tra il 1954 ed il 1955 (Delitto Perfetto, Caccia al Ladro e, soprattutto, La Finestra sul Cortile) e fu proprio il maestro del brivido a coniare per lei quel soprannome così azzeccato da diventare un vero marchio di fabbrica per lei: Ghiaccio Bollente; a sottolineare l'impenetrabile freddezza e l'aristocratica posa esteriore che contrastava con la bravura e la passionalità che metteva sul set. Il maggiore successo, tuttavia, lo ottenne lontano da Hitchcock ma sempre nel 1955 con il suo unico Oscar per La Ragazza di Campagna come migliore attrice. Poi arrivò Ranieri ed il resto lo conoscete....



Così, ora con la sua canzone irriverente ed orecchiabile (ma nulla di più, intendiamoci) questa nuova leva della musica ci fa riscoprire una bellezza perduta. Dopo aver ascoltato la canzone mi è venuto quasi naturale (insieme all'Ila) andare su internet a cercare le sue foto o recuperare il testo della canzone. Una canzone in fondo che cela un velo di tristezza perchè si dice in essa che la stessa Grace non ha ritratti che la riportino con espressioni davvero felici sul suo volto. Lei, figlia di un millionario di Filadelfia e sempre vissuta tra le comodità e gli agi di una vita lussuosa, ha sempre provato a cercare quella semplice e misteriosa cosa che tutti i facoltosi cercano, sfiorandola, magari, parecchie volte, ma senza mai toccarla a pieno. Si è parlato d'Ictus mentre era alla guida della sua macchina prima dello schianto, si dice che alla guida c'era la figlia Stefania che non riportò danni rilevanti, si dice che la Kelly fosse ubriaca alla guida e che stesse attraversando un periodo di crisi dovuto ad una sospetta nostalgia delle scene. Cose che purtroppo non sapremo mai.



Come Marilyn, Brando e Dean, avrà un suo posticino nella immaginaria Hall of Fame degli attori. Forse non una performer memorabile (nonostante l'Oscar che, per esempio, la Monroe non ha mai preso) ma dotata di un fascino così unico ed irripetibile che ancora non si è rivisto. Eredi? Mah, forse la Kidman, ma molto meno elegante dal punto di vista recitativo, più vicina nel portamento.



Comunque, se ho attirato un pò di curiosità da parte vostra sulla canzone e sul personaggio in generale, proverò a rendere giustizia alla donna con un paio di foto.



Poi ditemi se non ho ragione.



lunedì, febbraio 12, 2007

Wild Thing!



Questa volta tento l'impresa: battere sul tempo Ale ed il suo fantastico blog dedicato al cinema ed illustrarvi un film che ho riapprezzato in questi giorni su suo diretto consiglio. Sapete uno di quei filmetti, forse non troppo grandiosi a livello prettamente tecnico ma assolutamente memorabili dal punto di vista sentimentale? Ecco, è uno di questi.


"Major League" che in Italia acquista la frase di "La squadra più scassata della Lega" narra le tragicomiche avventure di una squadra professionistica di Baseball, i Cleveland Indians, assemblata coi peggiori elementi che si possano immaginare che includono, tra questi, un ex carcerato dal braccio bionico ma cieco come una talpa, Rick Vaughn (interpretato da un ispiratissimo Charlie Sheen) che verrà soprannominato "Wild Thing" dai tifosi che lo chiamano a gran voce quando le cose si mettono male; una stella ormai avviata al declino come Jack Taylor (Tom Berenger) che vive una sorta di lotta personale nel tentativo di riconquistare la sua ex moglie (una bellissima Renèe Russo); un esule cubano che pratica riti vooodoo, un velocissimo battitore (Wesley Snipes. Qui è impossibile vederlo nei panni di Blade. Piuttosto, un Eddie Murphy meno mascellone). Tutti guidati da un allenatore lungimirante ed inventivo ma poco incline alla professionalità. Perchè questo manipolo di gentaglia? Perchè la presidentessa, bella e perfida all'ennesima potenza, vuole arrivare ultima in classifica e traslocare con una nuova squadra a Miami, al sole della Florida.


Un film davvero divertentissimo. Era una vita che non lo vedevo. Mi ricordo ancora la vecchia voce di Italia 1 che lo annunciava IN PRIMA SERATA (eh si, si parla di metà anni 90 per un film del 1989. Roba da Ritrovo 5) e, lo posso dire con sincerità, quando passava non me lo perdevo mai.


E' un film sull'amicizia, sui diversi modi d'intendere la vita e lo sport come metafora della stessa. Tom Berenger lotta per vincere sul campo ma lotta inevitabilmente anche fuori per l'amore della Russo (secondo me, ancora più attraente che in "Tin Cup"), tutti i suoi compagni lottano per qualcosa: dal riscatto sociale al mantenimento dello stesso (il personaggio di Dorn è qualcosa di rancido), per un'assurda ed ambigua religione o per distruggere il pensiero di altri. Ogni personaggio dello spogliatoio ha il suo antagonista a specchio ed è questo che secondo me fa nascere il fattore divertimento per tutta la pellicola. Fantastica la scena della pubblicità per l'American Express dove il personaggio di Snipes (dal nome impronunciabile: Willy Mayse Hayse) chiude lo spot con una spaccata sul piatto in smoking. Inutile dire che non vi rivelo come si risolve tutta la situazione, però, se siete un attimo perspicaci (e so che lo siete) potete ben immaginare chi avrà ragione alla fine.


Vorrei spendere, infine, due parole su Charlie Sheen, attore che apprezzo davvero tantissimo e che spesso viene sottovalutato. D'accordo, è il re dei film demenziali come "Hot Shots" e "Scary Movie", ma è altrettanto vero che ha piazzato due interpretazioni di primissimo ordine (sottolineo, primissimo) nelle quali Oliver Stone lo ha voluto fortemente come in "Platoon" ed in "Wall Street". Un mito per gli anni 80 che ha tutto il mio rispetto e la mia stima. Ed in "Major League", ha dei capelli favolosi!


Insomma: per chi lo ha già visto, l'occasione di rispolverare un classico. Per chi avesse commesso il peccato di non averci mai posato gli occhi, un indirizzo consigliato da un amico.


Scusa Ale, non ti rubo più i post di cinema...

venerdì, febbraio 09, 2007

Tanti auguri al blog del Nich. La Tana è sempre più profonda

La Tana del Nich compie un anno. Era un pomeriggio di febbraio 2006 quando, spinto ed ispirato dalla nascente moda dei blog ed illuminato da Fisio-Che?, blog del futuro fisioterapista e bassista in erba, Francesco "Frank War" Battaglia, decisi di dare vita ad un mio personale spazio, confidando nelle visite dei miei amici e sulle "buone cose dal mondo", come direbbe una vecchia pubblicità della Kraft.
Tante cose abbiamo raccontato qui sopra: dalla splendida ed indimenticabile notte che ci ha visto laurearci Campioni del Mondo ai problemi e le scoperte della rete internet (il sito "masturbate for peace" è stato una gemma), dalla musica alla politica (poca a dire il vero) passando per momenti di stasi corrispondenti alle vacanze estive.
Voglio ringraziare tutti coloro che passano abitualmente per queste poche pagine, chi lascia il commento e chi non lo lascia perchè, anche se il suo passaggio resta invisibile, è già tanto per me che ci sia qualcuno che spontaneamente decide di collegarsi qui. Magari non trovando mai quello che cerca ma, in fin dei conti, cosa c'è di male? La Tana del Nich esiste per coloro che hanno tempo da perdere, che non cercano nella rete la soluzione ai loro problemi esistenziali e che, al tempo stesso, nutrono una curiosità che li rende speciali ai miei occhi. Perciò, GRAZIE DI CUORE A TUTTI...

Come regalo di compleanno, beccatevi il re-style... sperando sia di vostro gradimento....