venerdì, settembre 29, 2006

I'm down here for your soul...


I miei gusti musicali li conoscete tutti. Coloro che hanno avuto occasione di parlare con me almeno una volta sanno che la mia visione della musica verte verso una vera e propria triade di artisti alla quale ho dedicato e dedico tutt'ora il mio più grande amore a livello prettamente artistico. Una specie di trinità che si sposta nettamente verso il profano piuttosto che verso il sacro, anche perchè non vorrei che qualcuno lassù se ne avesse a male. Nella marea sconfinata dei nomi del rock, solo tre gruppi hanno suscitato in me la più totale adorazione ed il più totale entusiasmo: il padre, gli Who; il figlio, i Pearl Jam e lo spirito santo, i Doors.
Attrono a questi sistemi celesti ruotano poi una miriade di satelliti e pianetucoli che si alternano via via al cambiare delle stagioni. Gruppi e gruppettucci, artisti o presunti tali capaci di farmi esaltare per pochi mesi e sparire per lunghissimi periodi (slavo ritornare tempo dopo). Ma come l'astrofisica, anche recentemente, ci ha insegnato, talvolta succede che gli scienziati sono costretti a cambiare le loro credenze e classificare come pianeti anche corpi che prima non erano considerati tali ed escludere, magari, vettori universalmente riconosciuti. Così sta succedendo a me. Nel sistema solare di Nich c'è un satellite troppo grande per essere solo quello e per questo è stato inserito di diritto insieme ai tre grandi sistemi del mio universo. Il pianeta in questione risponde al nome di Nick Cave.
Ecco un altro elemento capace di sconvolgerti la vita. Nasce tutto da una canzone, "Where the wild roses grow" cantata con Kylie Minogue (trall'altro neanche tra le più belle), che fa sbocciare in me l'interesse. Poi venne un album magnifico "The Good Son" che mi fece drizzare gli orecchi e a seguire venne "From Her To Eternity" che fece sbocciare l'amore incondizionato.
La sua musica ti scuote dentro. Sei totalmente pervaso di un fervore e di un ardore quasi mistico e religioso ascoltando le sue canzoni. L'apocalisse imminente è il tema principale dei suoi pezzi e Cave è il reverendo piegato in due dal dolore e dalla forza spirituale del suo credo. La fine è sempre dietro l'angolo come dietro l'angolo, però, c'è la redenzione, una redenzione allucinata diretta conseguenza del sentimento che pervade la fine e l'inizio di tutto. Senza esagerare, Nick Cave ha scritto tra le più belle poesie mai messe in musica, veri capolavori che s'intrecciano con la sua personalità maledetta e con la forza, dolorosa stavolta, dell'amore. Album come "The First Born Is Dead", "Your Funeral...My Trial" e "Tender Prey" mostrano un uomo in preda ai suoi demoni che nonostante una lotta furibonda con sè stesso è conscio della propria vulnerabiltà e pochezza. Il suo canto demoniaco e gutturale è il peggior incubo notturno ma è anche una delle cose più espressive e sincere che io abbia mai sentito.
In poche settimane ho quasi completato la sua discografia completa e vi assicuro che da tempo ormai sono stato letteralmente spazzato via da questo immenso artista capace di esperimenti ed invenzioni assolutamente uniche ed indescrivibili. Insomma, ascoltare per credere.
Suggerimento: per chiunque si voglia accostare seriamente a Cave e ai suoi fantastici Bad Seeds consiglio vivamente "The First Born Is Dead", forse la sua opera migliore (senza nulla togliere a "From Her To Eternity") e di ascoltare la traccia 1, "Tupelo". Giusto per farvi un'idea a cosa mi riferisco.
Contate i pianeti in orbita ora. Sono quattro.

sabato, settembre 23, 2006

Given to fly!


Ci sono giorni che non si possono dimenticare, ci sono giorni che aspetti da una vita e che credi che non arriveranno mai, ci sono momenti, sensazioni, odori, voci che ti passano accanto mille volte, li puoi sfiorare e sentire vicini a te e puoi farli tuoi per sempre. Dove vorresti essere tra miliardi di posti nel mondo? Qui. E da nessun'altra parte. Sono dove desidero di stare e se potessi ci starei tutta la vita. Il gran giorno è arrivato ed è passato come un lampo ma sarà uno di quei lampi ti cadono dritto sulla testa: porterai i segni del suo passaggio per sempre. Doveva essere il concerto della mia vita... E LO è STATO!!!
Un turbinio d'emozioni, una cascata di gioia, la pelle che si accapona per ogni pezzo intonato da Eddie Vedder e dal fantastico gruppo alle sue spalle. I Pearl Jam hanno rivoltato Pistoia come un calzino, ne hanno scosso le fondamenta e regalato una gioia monolitica a questo piccolo fan adorante che ha visto i suoi beniamini dal vivo e che ora potrà vivere la sua vita in modo più sereno perchè non ha mancato l'appuntamento quando gli sono passati accanto.
Un concerto magnifico, Vedder in forma smagliante, si arrampica sulle impalcature per "Rockin' In A Free World", beve due bottiglie di vino e le passa al pubblico per farli partecipi di un pò della sua magia, canta i pezzi che li hanno resi celebri: "Even Flow", "Alive", "Rearviewmirror" e così via. Volete sapere la mia reazione all'apertura? Sulle note di "Corduroy", salto come un grillo e provo a perdere la voce. Diventa addirittura commuovente quando parte "Black", per poi arrivare a chiudere con un secondo bis di un incazzoso mai visto (Trilogia: "Last Exit", "Do The Evolution" e "Spin The Black Circle"). Non ci sono dubbi. Adesso chiuderò a chiave nel cuore questa magnifica serata e me la terrò stretta per sempre. E' il mio pensiero dopo "Yellow Ledbetter" mentre mi incammino per tornare a casa.
Per concludere: il giorno dopo sono andato all'università con la maglietta dei PJ comprata la sera prima. Dopo la lezione mi dirigo alla macchina ed incrocio un ragazzo con un'altra maglietta sempre dei PJ. Ci guardiamo per un attimo, poi un enorme sorriso di entrambi e un pollice alzato reciproco. Infine ognuno per la sua strada. Senza una parola. Un gesto che non ha bisogno di spiegare altro.

20.09.2006 - Piazza Duomo - Pistoia, Italia. scaletta: (Interstellar Overdrive) /Corduroy, Rearviewmirror, Life Wasted, World Wide Suicide, Severed Hand, Unemployable, Elderly Woman..., Dissident, 1/2 Full, I Got ID, Even Flow, Come Back, Not For You / (Modern Girl), Breath, Given To Fly, Why Go, Comatose, Porch.
bis 1: Last Kiss, Hail, Hail, State Of Love And Trust, Black, Crazy Mary, Alive
bis 2: Last Exit, Do The Evolution, Wasted Reprise, Better Man, Spin The Black Circle, Rockin' In The Free World, Yellow Ledbetter

venerdì, settembre 15, 2006

Pearl Jam... ormai ci siamo!


E' qualcosa che non riesco a controllare. Parafrasando una indegna canzone di Laura Pausini: "Non vivo più, non sogno più...". Sto male ragazzi. Manca meno di una settimana e sarò a tu per tu con i Pearl Jam.
Era aprile quando decisi, ovviamente senza pensarci nemmeno per un attimo, di sganciare 44 euro per il concerto di Vedder e soci a Pistoia. Ed ora ci siamo. Poche ore, pochi istanti e le note di canzoni come "Jeremy", "Dissident", "Alive" e "Given To Fly" risuoneranno direttamente nelle mie orecchie senza essere filtrate dalle casse dello stereo o dalle cuffie di un lettore mp3.
Non voglio fare un post fotocopia di quello fatto qualche mese fa. E' solo per farvi capire ulteriormente che cosa significa questo concerto per me. Ho pensato spesso a come avrei reagito alle prime note della prima canzone suonata dal palco e ho vagliato tutte le possibili ipotesi: dalle lacrime all'urlo liberatorio, dal riso isterico all'assoluto e contemplativo mutismo. Non lo so, non voglio farmi problemi, quello che verrà, verrà. Certo, se aprissero con una canzone come "Even Flow" ci sarebbe da rimbalzare da una parte all'altra di piazza Duomo. Sarò vicino, paurosamente vicino ad Eddie Vedder e non sarò mai più così vicino come lo sarò mercoledì e la cosa mi elettrizza. Il pensiero di essere tutti e due nel solito posto quando per tutta la vita siamo stati in parti opposte del mondo mi basta.
Adesso c'è solo una cosa da fare: comprare la macchina fotografica digitale e fornire un reportage su questo sito la prossima settimana. Tenete d'occhio questa pagina per il concerto della mia vita!

venerdì, settembre 08, 2006

Vento di novità!!!


Allora, gentaglia, che ne dite del restyling tanto promesso?
Con l'arrivo dei mesi che finiscono in "bre" (i più deprimenti dell'anno) è giusto porsi in maniera fresca e nuova al cospetto del cambio di stagione.
Cos'è che cambia? Inizia un nuovo campionato, si torna sui banchi di scuola (o al al lavoro), tutto ritorna a far parte della routine. Allora, se avete bisogno di un pò di ristoro dalla vita moderna, il vostro Nich è sempre qui che vi aspetta a braccia aperte... SCRIVETE SCRIVETE SCRIVETE

P.S: la natura è comunque dalla vostra parte...