venerdì, aprile 28, 2006

Dai, corri Valentina...


Gli sportivi famosi, si sà, sono gente un pò eccentrica: macchinoni, ville grandi come quartieri popolari ripiene di cianfrusaglie a volte totalmente inutili, piscine riempite a Branca Menta e così via. Nel mio peregrinare tra le anfratte delle esternazioni pubbliche dei grandi dello sport mi sono imbattuto in tante scene a dir poco esilaranti: il giocatore del Liverpool Fowler che dopo un gol sniffa la linea bianca del campo come se fosse cocaina, il trenino del Bari, Montano che sale sul podio di Atene con in mano la bandiera amaranto col prefisso di Livorno. Ma credo che nessuno possa battere il nostro Valentino Rossi in quanto ad esultanze fantasiose. Ho provato a contare le celebri gag e scenette coi suoi amici di Tavullia alla fine dei vari gran premi: mi sono fermato a quota 15. Se qualcuno ne conosce di più mi avverta.
Il fatto è che le gag in questione sono troppo esilaranti: dal Robin Hood che festeggia con tanto di arco e freccia sul podio del GP d'Inghilterra ai vigili che lo multano per eccesso di velocità al Mugello.
Ma c'è n'è una che è indubbiamente un capolavoro comico senza eguali e la mia preferita in assoluto.
Gran Premio di Spagna del 2002. Rossi vince in scioltezza e comincia il giro d'onore. Ad un certo punto esce fuori pista e si porta in direzione delle recinzioni; arrivato lì, scende dalla moto, la appoggia al guardrail di fronte ai commissari attoniti e comincia a correre all'impazzata tenendosi fortemente una mano sul...diciamo...pacco. Dopodichè, salta il muretto e si dirige verso un bagno chimico con ancora tuta e casco addosso, lo apre e vi entra dentro dove vi rimane per qualche minuto. Giuro che Guido Meda sta ancora ridendo.
Perchè un post su di lui? Per due motivi: 1, qualcuno (senza fare nomi, vero...) mi ha scongiurato di farlo (eheheheheheh). 2, è un marziano, il vero oggetto non identificato. Dategli una vespa e ti vince il mondiale lo stesso.
Hai voglia a fargli fare le pubblicità con la tartaruga...

mercoledì, aprile 19, 2006

Don Vito non mi fa dormire!

Ragazzi, non so cosa mi sta succedendo. Sono praticamente sull'orlo di una crisi cinematografica. E tutto per colpa di una saga che mi sta cambiando la vita.
Antefatto: qualche settimana fa, mi reco al Marco Polo, il mio distributore di dvd di fiducia, alla ricerca di qualche film che potesse solleticare il mio istinto di maniaco appassionato di cinema. Senza un'idea precisa mi muovo tra gli scaffali, fino a che, una copertina ed un volto si frappongono al mio andare senza meta. Un volto che mi abbaglia con la sua splendente e grandiosa magnificenza: sto parlando del "Padrino" e del volto del grande Marlon Brando. Ancora barcollante per il colpo ricevuto, vengo completamente messo al tappeto alla vista del cofanetto vicino. Un altro volto, un altro immenso attore che mi ipnotizza: ovviamente, "Il Padrino, parte II" e con la presenza titanica (nonostante l'altezza) di Al Pacino.
Affannoso e con il respiro che viene meno, mi tuffo letteralmente sullo scaffale alla ricerca della terza parte ma con mia somma delusione noto che di essa non vi è traccia. Pazienza, mettiamo i primi due capitoli in saccoccia e rinviamo il terzo episodio di qualche tempo.
Ora, quelli non sono film, sono opere d'arte inavvicinabili. Mi hanno completamente fuso quel poco di materia grigia che mi rimaneva. Ogni giorno, da quando li ho comprati, sento il bisogno di accendere il mio lettore e ammirare in rotazione le vicende umane della famiglia Corleone. Non ricordo di aver mai avuto una simile adorazione per un film, nemmeno per "Forrest Gump", il mio film preferito. Quello che Francis Ford Coppola è riuscito a creare è qualcosa che va al di là di ogni concezione narrativa, sia visiva che non. La lotta per il potere si concentra solo sugli uomini, non sulle loro attivià. La famiglia Corleone è descritta come potentissima, influentissima e con i ganci giusti in ogni sfera della società civile, eppure, le attività illecite che controlla non vengono mai mostrate sullo schermo. Ci avete fatto caso? Mai un momento in cui si vede del gioco d'azzardo, mai grossi carichi di alcool, mai tonnellate di stupefacenti. Gli omicidi, quelli si, ma fanno parte dell'eterna lotta per il potere tra gli "uomini d'onore". Adoro Brando. Un attore (non ricordo bene chi) disse al suo funerale che recitare con lui è come recitare con Dio. Questo film è probabilmente ciò che più si avvicina alla sua concezione di divinità. Poi, avete presente quando guardate un attore in un film e vi rimane talmente impressa la sua interpretazione che non importa quali altri film farà, lui sarà per voi legato indissolubilmente a quel personaggio? Ecco, Al Pacino, per me, resterà sempre Michael Corleone, nonostante altri filmoni come "Insider" o "Ogni Maledetta Domenica"
Sto andando alla deriva nell'odissea folle di questi film. Pensate con Don Vito Corleone mi pure apparso in sogno. Era li, in tutta la sua stazza, in smoking col fiore all'occhiello, le scarpe lucide ed i capelli impomatati all'indietro. Mi chiede se avessi mai bisogno di qualcosa: "No, la ringrazio Padrino, per il momento sono a posto così...", "Tutto bene all'Università? Mi hanno detto che è molto difficile. Abbiamo diversi professori nel nostro libro paga. Perciò, se ti servisse...diciamo...una laurea, non hai che da chiedere. E se ti creeranno dei problemi, ricordati che i tuoi nemici sono anche i miei nemici. Li faremo un offerta che non potranno rifiutare.", "La ringrazio davvero, sicuramente sarà il primo a saperlo se ci saranno problemi... A proposito: ci sarebbe questo esame di filosofia del linguaggio che...."
Credete che io sia già partito? Lo penso anch'io...
BACIAMO LE MANI!

martedì, aprile 11, 2006

Nexus. Ovvero, il lato comico delle elezioni.

L'Italia è un popolo di inguaribili bugiardi? Probabilmente si.
Molto spesso, le piccole bugie che diciamo quasi quotidianamente (ho detto quasi, eh!) non hanno ripercussioni su chi ci sta accanto e, quando vengono svelate, ci si accorge di quanto il loro uso potesse essere ridotto. Insomma, grasse risate con tarallucci e vino a volontà.
Ma che succede quando ci sono persone che lavorano su presunte bugie per ricavarne un dato che interessa, non una città, non una provincia, nemmeno una regione ma TUTTA UNA NAZIONE? E che succede quando queste persone diffondono i suddetti dati, suscitando reazioni totalmente opposte?
E soprattutto: CHE SUCCEDE SE POI QUEI DATI NON SONO REALI?
Questo, cari miei amici votanti, è il compito dell'Agenzia Nexus di Milano che, nella giornata di ieri aveva l'onore di comunicare agli italiani l'andamento in prospettiva delle elezioni nel nostro paese (le famigerate "proiezioni") e dare un'idea su chi fosse in vantaggio.
Il bello è che quest'anno hanno preso una cantonata micidiale. Ricapitoliamo velocemente: alle 15 di ieri si chiudono i seggi, alle 15,01 la Nexus dirama i cosiddetti "Exit Poll", dichiarazioni degli elettori sul loro voto rilasciate subito fuori dai seggi. Salta così fuori che l'Unione di Prodi viaggia su una percentuale che si aggira tra il 50 ed il 54%. Una vittoria schiacciante sia al senato che alla camera. Che succede? Il popolo di sinistra si precipita in piazza Santi Apostoli a Roma, sede della coalizione per festeggiare. Euforia, baci, abbracci e così via. Tutti aspettano il leader della mortadella per le 18,30 per il suo discorso di chiusura. Ed invece...
Le ore passano, le urne vengono aperte e ci si accorge che non è proprio come la Nexus diceva. Piano piano, la Casa delle Libertà di Berlusconi recupera punti e voti. Si avvicina sempre di più e non si ferma. Allora succede che Prodi annulla il suo discorso, i leaders del centrosinistra si rabbuiano ed a destra gli animi cominciano a salire in alto. Viene chaiamato in causa il responsabile della Nexus e viene accusato di aver fornito dati troppo precipitosamente. Questo povero cristo, messo sotto il fuoco incorciato dai giornalisti di Rai 2, Rai 3 e Rete 4, nonchè dal buon Chicco Mentana a "Matrix", comincia a sudare freddo, il suo volto cambia colore una quindicina di volte in trenta minuti, diventa improvvisamente dislessico. Si aggrappa ad ogni dato possibile ma si rende conto che ha commesso un danno clamoroso.
Poi, alla sera, intorno alle 20, il dramma per la Nexus: La CDL ha superato l'Unione al senato. Non solo, un'ora dopo, anche la camera presenta una situazione di assoluta parità, cosa che l'agenzia milanese non aveva nemmeno lontanamente previsto. Nel frattempo, i sostenitori di Prodi restano dove sono, continuano a sperare, fino al discorso del loro leader... alle 1,20, cioè, CIRCA SETTE ORE E PASSA DALL'ANNUNCIO!!!!
La notte trascorre lunghissima e l'energumeno, capo della più grande lobby di sibille comiche del mondo (la Nexus, appunto) continua a snocciolare proiezioni, che puntualmente, vanno in contrasto coi dati definitivi del Viminale. Si deve aspettare il giorno dopo per i risultati definitivi che vedono Prodi vincere di un pelo alla camera e consolidare di un solo seggio la sua maggioranza al senato.
La foto ritrae un operatore della suddetta agenzia mentre aggancia il suo filo per comunicare i risultati elettorali.
Per una giornata siamo stati tempestati da numeri, da cifre che non si capivano e da politici che litigavano dati alla mano su chi aveva trionfato. Chissà se in quelle stanze, piene di computers precisissimi ed esperti in calcolo si sono resi conto di quello che stavano facendo. Avevano gli italiani in pugno e li tenevano in scacco con le loro cifre e li hanno serenamente rimbecilliti.
Un ultimo episodio sulla confusione creata dai veggenti meneghini: Scaiola in diretta a "Matrix" riceve un foglio da Alemanno dove vi è scritto "Campania: CDL sopra di 3000 voti, mancano 21 sezioni. Dati: Nexus". Passano esattamente tre minuti e dal quartier generale DS arriva un comunicato ufficiale "L'Unione ha vinto in Campania con uno scarto di oltre 18000 voti."
Ah, la statistica...