lunedì, gennaio 11, 2010

55° Puntata (08/01/2010): Buon Anno...guardiamoci indietro con la TOP 5 2009!

BUON ANNO A TUTTI, BANDA DI DELINQUENTI!!!
Passata una buona fine? Spero davvero di si...
Lo so che vi siete divertiti, che siete andati a delle feste, che vi siete ubriacati, che avete ballato per ore accanto ad una oscura presenza sconosciuta e che avete finito la nottata piegati in due sul ciglio di una strada (dal ridere o dai fumi dell'alcool...scegliete voi la vostra fine preferita...).
Comunque sia, buon per voi... in qualunque modo sia finita.
Adesso però si riparte, si gettano le vecchie lavatrici dal balcone e si rimettono a posto i mobili in una posizione diversa per dare l'impressione di rinnovamento. Siamo tutti pronti al nuovo che verrà, ma per esserlo al meglio dobbiamo fare un punto della situazione sull'anno appena trascorso e sui lavori migliori che si porterà dietro perchè sono la base per osservare in maniera lucida questo 2010 ai suoi primi vagiti.
Un 2010 che si apre con due reunion bomba: LITFIBA e SOUNDGARDEN. Tralasciando il, a mio avviso, patetico tentativo della coppia Pelù-Renzulli di recuperare quel briciolo di credibilità persa negli anni rispolverando il loro storico nome, più intrigante è invece il tentativo di Cornell di tornare sui suoi passi dopo lo scandoloso "Scream" dove si è completamente trasformato in un divo pop da classifica sotto la scrupolosa produzione di Timbaland (che va detto, è un genio commerciale e trasformerebbe in oro anche il fango dei maiali).
Quindi un nuovo anno che si preannuncia stimolante. Ma il 2009 non è stato da meno. Ho sentito diverse ottime cose in questi 12 mesi, ho cercato nelle ultime settimane di fare una cernita tra le migliori e ho fatto la classifica delle 5 che più mi hanno colpito.

Ecco a voi, dunque, la NICH TOP 5 2009!!! (sottotitolo: infamatemi pure se volete!!!)



1° POSTO

ANTONY AND THE JOHNSONS - "The Crying Light"



Diamanda Galàs ha detto di lui: "Dentro quella voce meravigliosa sono racchiuse tutte le emozioni del mondo" e mai complimento fu più perfetto ed azzeccato. Per intenderci, Antony Hegarty è un omaccione alto due metri e largo altrettanti, assolutamente androgino che appena si siede al piano e comincia a cantare riesce a spaccarti lo stomaco in due. Una voce che richiama l'intensità di Nina Simone, la forza dei crooners neri e la spavalderia del rockers d'oltreoceano. L'album è un vero e proprio viaggio nell'intimità di Antony, nel suo subconscio, nelle sue sensazioni più profonde e sui tasti del suo pianoforte disegna armonie dolci e allo stesso tempo potentissime per la lora immensa forza espressiva. Un album che scatena reazioni incontrollate nell'ascoltatore che devono essere sapientemente tenute a freno se non si vuole essere sopraffatti. Decenni...decenni che non si sentiva roba simile. Al suo quarto lavoro a dopo l'altrettanto bello "I'm A Bird Now" questo artista ha posto le basi per un futuro di una luminosità impressionante.



BRANI CONSIGLIATI: Another World; Epilepsy Is Dancing; Aeon


2° POSTO

MEW - "No More Stories Are Told Today, I'm Sorry They Washed Away. No More Stories, The World Is Grey, I'm Tired, Let's Wash Away"


Con un titolo a dir poco chilometrico, i danesi Mew al loro quarto album realizzano un centro perfetto. Relativamente sconosciuti al di fuori dei paesi scandinavi (in Danimarca sono il gruppo migliore in circolazione) arrivano in tutta Europa con questo lavoro ambizioso ed eterogeneo. A metà strada tra lo shoegaze dei My Bloody Valentine, il dream pop ricercato stile Cocteau Twins e l'indie spicciolo della nuova frontiera inglese. Pezzi accattivanti e melodie che arrivano dritte al cuore ma mai banali (soprattutto per merito di Silas Utke Graae Jorgensen, batterista di immane talento e cristallina inventiva). Sono a mio avviso la più bella sorpresa dell'anno e speriamo solo di vederli dalle nostre parti al più presto possibile. Una folgorazione vera e propria. Uno di quei gruppi da consumare il cd!



BRANI CONSIGLIATI: Introducing Palace Players; New Terrain; Silas The Magic Car


3° POSTO


COLD CAVE - "Love Comes Close"

Da Philadelphia al resto del mondo. Uno dei casi discografici dell'anno. Grazie alla vena trasformista di Wesley Eisold (una signore che sembra uscito direttamente da un sogno dei Cure) i Cold Cave, dopo una sfilza infinita di EP si presentano alla prova sulla lunga distanza come un gruppo dalle idee chiarissime: elettronica in testa, ritmi tambureggianti e ossessivi, voce dello stesso Eisold alterata dagli effetti, chitare che si muovono a braccetto di synth ben curati ed arpeggiati. Un gruppo di vampiri che ha succhiato con successo le lezioni della new wave anni 80 e che l'hanno ridisegnata per gli anni 2000, dandole vita e forma totalmente proprie. Di sicuro un disco che non stanca. Magari da evitare in situazioni particolari (non lo ascolterei mai su di una spiaggia in pieno giorno, questo è sicuro) ma che non può fare a meno di rimanere in mente. La cosa che mi fa più arrabbiare è che un lavoro del genere possa passare sotto silenzio a discapito, giusto per dirne uno a caso, dell'ultimo dei Tokyo Hotel... Quand'è che la gente imparerà?

BRANI CONSIGLIATI: Life Magazine, Love Comes Close




4° POSTO

THE FLAMING LIPS - "Embryonic"


Prima di tutto c'è da fare un applauso di partenza. Wayne Coyne ha avuto coraggio. In un momento storico musicale dove si predilige il singolo mordi e fuggi, presentare un doppio album con 18 tracce e basandosi su un genere (quello psichedelico) che non è assolutamente di facile comprensione, merita tutto il rispetto possibile ed immaginabile. In più, ripercorrere la falsariga di un lavoro come "Zaireeka" datato 1997 nel quale si chiedeva all'ascoltatore di ascoltare praticamente 4 dischi (4!!!) in simultanea sembrava quasi una bestemmia. Ed invece i ragazzi dell'Oklahoma sorprendono critica e pubblico con un lavoro energico e accorato, incentrato sulla sperimentazione strumentistica e su giochi di effetti che escono letteralmente dalle casse dello stereo. Catapultati in un ambiente cosmico e trovatisi a vagare tra le stelle ogni tanto arriva lo strattone che ci riporta a terra per poi lanciarci ancora più in alto. Un mare idee che non necessariamente sono portate in fondo e spiegate con esattezza ma che di sicuro, a fine album, lasciano l'ascoltore con la sensazione che una nuova porta si sia aperta, nonostante si tratti di un lavoro dai toni tutt'altro che allegri. Un buon modo per conoscerli, un buon motivo per amarli ancora di più.


BRANI CONSIGLIATI: The Sparrow Looks Up At The Machine, Powerless, The Ego Last Stand



5° POSTO


PATRICK WOLF - "The Bachelor"

Il giovane Patrick Wolf, ingles di Londra, classe 1983, sorprende tutti con un lavoro maturo ed efficace che coniuga alla meraviglia la sua formazione da musicista classico (violinista ed organista sin dalla più tenera età) alla new wave dei grandi del passato. La notevole propensione alle sonorità più dark scandite da un'ottima sezione ritmica sono rese ancora più inquietanti da incursioni di archi e di strumenti classici che arrivano perfino a dare a parti della struttura della sua opera quel tocco barocco e decadente che male non fa. Personaggio sicuramente interessante, anche e soprattutto come impatto visivo, potrebbe aver trovato un'alchimia giusta per continuare a far sì che si continui a parlare di lui. Un menestrello oscuro come pochi se ne sono visti negli ultimi anni.

BRANI CONSIGLIATI: Hard Times, Vultures, Count The Casualty

Playlist Puntata 55

  1. Nick Cave & The Bad Seeds - Dig, Lazarus, Dig!
  2. Florence & The Machine - You've Got The Love
  3. Alice In Chains - Your Decision
  4. Tricky - Hell Is Round The Corner
  5. Patrick Wolf - Hard Times
  6. The Flaming Lips - The Sparrow Looks Up At The Machine
  7. Cold Cave - Life Magazine
  8. Mew - Silas The Magic Car
  9. Mew - Introducing Palace Players
  10. Antony And The Johnsons - Epilepsy Is Dancing
  11. Antony And The Johnsons - Aeon
  12. Pearl Jam - Unthought Known
  13. Tool - Aenima
  14. Radiohead - Pyramid Song

4 commenti:

Andrea ha detto...

nella mia ignoranza musicale conosco solo Patrick Wolf, e dopo averlo visto dal vivo posso confermare che è veramente strepitoso!
Bona Albe

Anonimo ha detto...

1) SCOTT MATTHEW - There is an ocean that divides
2) SOAP & SKIN - Lovetune for Vacuum
3) ANTHONY & THE JOHNSONS – The Crying Light
4) BON IVER – Blood Bank (EP)
5) THIS IMMORTAL COIL – The Dark Age Of Love
6) THE XX – xx
7) BAT FOR LASHES – Two Suns
8) PATRICK WOLF - The Bachelor
9) FLORENCE & THE MACHINE – Lungs
10) CAROLINE WEEKS – Songs For Edna

Alberto "The Nich" Niccolai ha detto...

il suo album è davvero grande Andre... pochi quest'anno mi hanno davvero entusiasmato...lui è uno di quelli e devo dire che appena ci sarà la possibilità di vederlo dal vivo non me lo vorrò perdere...
appena ho saputo che Antony and The Johnsons erano a Prato qualche mese fa mi sono mangiato le mani...
consigliatissimi...
Bona vecchio mio... stasera in versione monstre-goleador

Agron ha detto...

Ma lo sai che mi sono innamorato dei Mew? E ad ogni riascolto sempre di più!

Spero di sentirti presto, purtroppo di solito il venerdì sono impegnato...

Ciao Nicco!

Simone.